La Società A.s.d Ca De Rissi SG è lieta di inserire all’interno del proprio organico una nuova figura professionale, quella del pedagogista clinico in ambito sportivo, nella persona della Dott.ssa Claudia Trifoglio.   

Ognuno è portatore di bisogni, a volte inespressi, latenti, inconsci, impliciti. Non sempre gli individui sono consapevoli di aver bisogno di un aiuto, e il compito degli educatori, dei pedagogisti, e delle altre figure che si inseriscono nella rete relazionale, è quello di coadiuvarli innanzitutto verso la presa di coscienza, portarli a porsi delle domande su se stessi e sulle proprie condizioni, e far sì che decidano di voler attuare un cambiamento, una trasformazione verso una situazione migliore che possa risultare positiva per loro stessi, per le persone che li circondano e per tutti coloro che fanno parte del gruppo e si relazionano all’interno del club sportivo.

Chi è il pedagogista: è una figura professionale che si occupa di intervenire in situazioni di diseducazione e deformazione, con soggetti che si trovano in una qualsiasi condizione di malessere. Opera con persone di ogni età, in diversi contesti, formali e non formali: educativo, formativo, scolastico, ambientale, giudiziario, sportivo e motorio; Le prestazioni sono rivolte non solo alla singola persona ma anche alla coppia, alla famiglia, al gruppo e alle istituzioni, attraverso interventi educativi, culturali, rieducativi e formativi.

Il pedagogista si può inserire all’interno di un contesto sportivo, e operare come pedagogista sportivo. Tale ambito raccoglie una vastissima e diversificata gamma di soggetti, ognuno con una propria individualità e vissuti differenti. All’interno di esso si genera una fitta rete di relazioni interpersonali che si evolvono e danno la possibilità ad ogni individuo di crescere e formarsi continuamente: c’è un rapporto di fiducia che si crea tra atleta e allenatore, tra giocatori coetanei, tra genitori e allenatori, tra il club stesso e i suoi collaboratori.

La comunicazione è alla base di ogni relazione, e ognuno ha modi diversi di comunicare e allo stesso tempo di raccogliere e acquisire informazioni. È importante capire il soggetto e interfacciarsi con lui in base alla sua personalità e ai suoi vissuti, avendo come obiettivo finale comune quello di mantenere un clima sereno sia per i tecnici, sia per le famiglie, e soprattutto per i giovani giocatori che crescono all’interno della società. A tale scopo, inserire una figura come il pedagogista all’interno dell’organico può essere un valore aggiunto per tutti coloro che si inseriscono e intervengono nella nostra società:

- agli allenatori per avere un confronto, un supporto, un osservatore esterno con competenze diverse che possa dare un’ulteriore punto di vista alla situazione segnalata;

- ai singoli atleti (di qualunque età) per dare loro la possibilità di avere un aiuto esterno, un’ulteriore presenza con la quale possano sentirsi liberi di esprimersi liberamente, supportati e compresi;

- alla famiglia dei singoli atleti per dare loro l’opportunità di avere in aiuto una figura diversa come quella del pedagogista, che sia disponibile e reperibile, che possa dare un giusto supporto, comprendendo e interpretando i loro bisogni e che intervenga, se richiesto e/o necessario, creando un dialogo educativo che si inserisca in un rapporto di cura.

Buon lavoro Claudia.

 

 

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